Impact Attack!

"È necessario proteggere il proprio Re con il minimo dei pezzi e attaccare il Re avversario con il massimo degli stessi" (J.R.Capablanca)

Questo era il motto di Capablanca, uno dei più forti giocatori d'attacco di sempre. Affermava che l'unico modo certo per perdere una partita di scacchi era quello di giocare in modo difensivo.

Il grande Tartakover diceva che gli scacchi sono come la vita. Chi rischia può perdere ma chi non rischia perderà sempre.

Ci sono degli elementi nella posizione che ti fanno capire come e quando è il momento di attaccare. Senza conoscere bene questi principi e segnali, rischierai di commettere gravi errori con attacchi prematuri o "della speranza".

I 7 Principi dell'Attacco

Come ti dicevo, bisogna sempre considerare degli elementi nella posizione e bisogna sempre giocare secondo dei principi. Il vero giocatore d'attacco conosce questi 7 principi e non muove mai senza aver pensato prima a questi. Diamo uno sguardo.

Il Principio n.1 afferma che non bisogna mai muovere senza creare una minaccia. Ogni tua mossa deve cercare di avere molteplici funzionalità, ma la prima in assoluto deve creare delle minacce. Era Tartakover stesso che diceva che "la minaccia è più forte dell'esecuzione stessa".

Il Principio n.2 afferma che le tue mosse devono andare a convergere verso i punti deboli del tuo avversario. All'inizio della partita il tuo avversario non ha punti deboli. Il tuo scopo sarà quello di creargli punti deboli. Una volta creati dovrai raggruppare il tuo esercito contro quel punto.

Il Principio n.3 afferma che è necessario preparare i tuoi pezzi all'attacco. Che significa? Spesso si inizia un attacco in modo prematuro, con i pezzi poco coordinati fra loro. Prima di cominciare un attacco devi preparare e raggruppare i tuoi pezzi nella direzione in cui attaccherai. Ricordati di portare tutti i tuoi pezzi all'attacco.

Il Principio n.4 afferma che se sei in fase di attacco devi aprire le colonne e le diagonali. Non commettere mai l'errore di fare spinte di pedone che vanno poi a chiudere la posizione. Ricordati che le posizioni chiuse favoriscono il difensore e sfavoriscono l'attaccante.

Il Principio n.5 afferma che è importante sbarazzarsi dei pezzi difensori. Se per esempio stai attaccando l'arrocco avversario fianchettato, è necessario prima eliminare l'Alfiere in fianchetto nemico che è il miglior difensore del Re.

Il Principio n.6 afferma che stai attaccando e hai in qualche modo un vantaggio (di spazio o di sviluppo), devi evitare come la peste gli scambi di pezzi. Per scambi si intende offrire un tuo Alfiere per un Alfiere o Cavallo avversario. Gli scambi favoriscono il colore che si sta difendendo.

Il Principio n.7 afferma che è importante non solo attaccare con tutti i tuoi pezzi una sola debolezza del tuo avversario ma cercare di attaccare contemporaneamente almeno 2 debolezze. Quest'ultimo principio prende il nome di principio delle due debolezze.

Una delle credenze comuni più errata è quella di pensare che giocatori di attacco di nasce. Sembra quasi che tu sia predestinato o meno ad essere un attaccante. Questa cosa è un po' nell'immaginario collettivo di tanti sport.

In realtà, come qualunque abilità, può essere appresa.

Già, forse ti ho sconvolto (spero in bene) con questa frase ma se non pensi di essere un buon giocatore d'attacco allora puoi diventarlo.

L'essere umano è in grado di adattarsi al 100% all'ambiente in cui viene immerso. Pensa Agli Inuit, ovvero quella popolazione che vive da oltre 4000 anni nel circolo polare artico.

L'essere umano è nato per sopportare quelle date temperature o si è adattato?

La risposta corretta è ovviamente la seconda.

E quando un bambino nasce e non sa parlare, rimane muto oppure a poco a poco capisce il linguaggio e inizia a pararlo?

É tutto dunque un processo di adattamento.

Non siamo fatti per fare tutto e sapere fare tutto ma qualsiasi sia la competenza, la possiamo imparare. Per imparare quella data competenza è necessario studiarla più volte affinché diventi parte integrante di te stesso.

Perciò se fino ad oggi non sei mai stato un attaccante eccellente, non temere. Puoi diventarlo.

So già a cosa stai pensando...

Stai pensando che c'è chi ha la predisposizione verso qualcosa e ha già delle abilità che gli permettano di essere un passo in avanti rispetto agli altri. Questo è vero. Ma è altrettanto vero che è possibile sopperire alla predisposizione con lo studio.

Arthur Rubinstein, uno dei più grandi pianisti di sempre affermava "Non dirmi quanto talento possiedi, dimmi quanto lavori sodo".

Con il lavoro sodo, lo studio dei principi generali d'attacco riuscirai a vedere cose che non avresti mai visto.

Guarda questo problema. Riesci a trovare una soluzione per il Bianco?

Questa è una di quelle situazioni in partita che ti farà fare la differenza tra vincere o pareggiare (o anche perdere). Conoscere i principi dell'attacco è fondamentale altrimenti si rischia di brancolare nel buio.

Dai uno sguardo al contenuto del corso:

Inizia a Diventare un Attaccante Temuto dai tuoi Avversari

Nel momento in cui inizierai a portare minacce ai tuoi avversari attraverso i vari temi d'attacco, diventerai una spina nel fianco per gli altri. Non appena vedrai uno spiraglio di attacco riuscirai a concretizzare l'iniziativa e ti porterai a casa la vittoria.

Ricordati sempre che negli scacchi la difesa passiva è l'unico modo sicuro per perdere.