Attacco Creativo

Come Creare Attacchi dal Nulla

"Ecco perché i Libri di Scacchi Non Ti Fanno Migliorare"


Istruttore


Andrea Stella
Andrea Stella

Uno dei pochi gran maestri in Italia con Medaglia d'oro al campionato italiano under 20 del 2009 e medaglia d'argento ex-equo al campionato italiano assoluto del 2017. Il suo stile di gioco si caratterizza da un'accurata preparazione teorica e da una grande precisione nel concretizzare il vantaggio.


Scommetto che nella tua libreria scacchistica hai decine di libri e tutti più o meno fatti in questo modo: ci sono delle posizioni di mediogioco e ti viene chiesto di trovare la mossa (o la sequenza di mosse) vincente.

Sotto il diagramma trovi poi l’indicazione “Il Bianco muove e vince”.

Tu spremi al massimo le meningi per trovare la soluzione corretta e… finalmente la trovi!

Controlli la soluzione sotto il diagramma (se già non l’hai sbirciata inevitabilmente prima) e ti congratuli con te stesso.

Improvvisamente ti senti già più forte. Senti che con quei due o tre problemi di scacchi risolti, qualcosa sia cambiato in te.

Poi fai qualche partita online e ti accorgi che sei “sempre lo stesso di prima”. Difficilmente riesci a mettere in pratica quanto letto perché non riesci a trovarti in quelle medesime situazioni.

È proprio questo il limite di molti libri e degli esercizi di tattica scacchistica!

 

Bada bene! Non sto dicendo che non siano utili ma…

Se pensi che questi possano fare la differenza sul tuo gioco d’attacco… ti sbagli di grosso. Sì, sicuramente il tuo occhio sarà più allenato a vedere combinazioni, il tuo sesto senso da scacchista diverrà più forte e sentirai l’odore di sacrificio con 5-6 mosse d’anticipo ma…

Il problema è arrivare in quella situazione.

Nei libri e nei problemi di scacchi che affronti online, sei già catapultato nella situazione perfetta! Devi solo fare un piccolo sforzo per chiudere la partita. Facile così vero?

Però nelle nostre partite difficilmente arriviamo in quelle situazioni. Ti sei mai domandato il perché?

Io posso risponderti.

Probabilmente non sai come si costruisce un attacco. Un conto è dare scacco matto in 2 mosse, un altro conto è realizzare un piano d’attacco.

Forse potresti pensare che queste cose vengano spontanee una volta che sei diventato un buon giocatore. Tuttavia devo smentirti. Negli scacchi non viene lasciato quasi nulla al caso.

Anche per la costruzione dell’attacco ci sono dei passaggi ben definiti da seguire. Vuoi scoprire quali? Seguimi bene.

Guarda insieme a me questa posizione. Vedi qualcosa?

Mossa al Bianco.

  • Vedi un matto in due?
  • Vedi un super sacrificio?
  • Vedi un modo per vincere velocemente?

La risposta è: NO.

Il Bianco non sta attaccando e dunque non può esserci alcun sacrificio o assedio sull’arrocco.

Perciò, come dobbiamo fare se vogliamo arrivare in quello stadio? Dobbiamo creare l’attacco e in particolare un piano d’attacco.

La prima cosa da fare è iniziare a prendere tutte le informazioni possibili dalla posizione.

Possiamo vedere che il Nero ha un arrocco leggermente indebolito per via della spinta in h6 (ricordi la regola di non muovere i pedoni dell’arrocco se non è necessario?).

Dal nostro lato abbiamo sì anche noi un indebolimento del nostro arrocco, ma dal punto di vista offensivo, l’avanzata del pedone h4 ci dà maggiore spazio e iniziativa sull’ala di Re.

Questo è già un grande indizio che dobbiamo imparare a prendere e decifrare dalla posizione.

Come Costruisco l'Attacco?

Per prima cosa bisogna sapere che c’è una fase di preparazione dell’attacco. L’idea di provare subito a dare scacco matto in una o due mosse è un pensiero da dilettante. L’avversario potrà pararlo facilmente.

Ecco perché bisogna preparare l’attacco con quella che si chiama fase di accumulo dei pezzi nell’area della scacchiera dove si intende attaccare.

Dunque dobbiamo cercare di accumulare una gran parte di attaccanti rispetto a quello che è il numero di difensori. Nel caso del diagramma di prima, un’idea per iniziare ad accumulare pezzi verso l’attacco (ossia l’ala di Re), è la semplice manovra Ag2-f1-d3.

L’idea non è chiaramente quella di tentare subito il matto su h7 ma di iniziare, appunto, ad accumulare attaccanti e iniziare a creare minacce verso l’ala di Re.

Supponiamo ora che la manovra si andata a buon fine. In che modo può pararsi il Nero. Ci sono diverse possibilità ma la migliore è senza ombra di dubbio la spinta del pedone g6. Spingere f5 avrebbe indebolito di molto la posizione.

Dunque l'Attacco è Finito?

Ma certo che no! Possiamo, anzi, dobbiamo continuare con la fase di accumulo. Ci sono ora varie idee interessanti nell’aria. La spinta del pedone h5 per indebolire l’arrocco avversario e la manovra Aa5-d2 per portare anche l’altro Alfiere all’attacco.

Come puoi notare, la fase di accumulo non può essere ignorata se si vuole sferrare un attacco potente contro l’avversario. Non è possibile fare grossi danni con un solo pezzo o due. Nella gran parte dei casi ce ne vogliono almeno tre.

 

E dopo che ho accumulato pezzi che devo fare?

Solo quando ci sono pezzi a sufficienza all’attacco che è possibile sferrare il colpo finale, ossia la classica mossa “ll Bianco muove e vince” tipico dei libri. Ma per arrivare a questa fase siamo dovuti passare per la fase di preparazione dell’attacco.

Dunque, non si nasce attaccanti, così come non si nasce buoni difensori. Si può imparare tutto a scacchi e per ogni abilità c’è una successione di procedure.

È come se tu avessi un manuale sempre con te da seguire. Parti dal passo numero 1, poi vai al 2, poi al 3 e così via.

"Quando sono in Mediogioco penso sia alla Difesa che All’Attacco in questo modo…"

Cerco di vedere se ho tutto sotto controllo. Se ho debolezze o case dove il mio avversario può attaccare. Verifico se il centro è chiuso o dinamico, verifico che io non abbia pezzi sospesi, dopodiché faccio le mie valutazioni d’attacco.

E quando devo attaccare non ho mezze misure. Lo faccio con tutto il mio esercito. La frase chiave di uno dei miei ex allenatori di quando ero piccolo è: “tutti i pezzi verso l’attacco!”.

È come una partita di Basket. Quando si attacca, tutta la squadra deve andare in attacco. Quando si difende, tutta la squadra deve andare in difesa. D’altronde i pezzi sono quelli e ognuno deve avere il suo compito offensivo (o difensivo).

GUARDA UN'ANTEPRIMA DEL CORSO

 

Migliorare nell’attacco significa vincere più partite

Hai mai provato a giocare contro un maestro di scacchi? Se la risposta è “Sì”, hai visto quanto rapidamente è finita la partita?

Subito dopo l’apertura, se non è già andato in vantaggio, inizia in modo aggressivo a sferrare attacchi e minacce che ti paralizzano.

Prova a giocare contro il computer a forza massima. Sembra che non ti lasci spazio. Ha sempre il modo di fregarti. Certo, lui è una macchina in grado di calcolare con 30 mosse d’anticipo ma il gioco non cambia. Il giocatore esperto è in grado di farti mettere sulla difensiva.

Coordinare un attacco non è semplice. Lo sapevano gli antichi generali e lo sanno anche gli scacchisti. Un solo pezzo spostato di una casella più in là non avrà lo stesso potere d’attacco.

I pezzi devono creare armonia tra loro e all’interno di questo corso ti mostrerò come, in modo matematico, è possibile creare attacchi armoniosi contro il nostro nemico.

I Tuoi Pezzi sono L’esercito e tu Sei il Generale


Nessun generale forma un esercito e poi dice: “andate all’attacco”. Questo significherebbe andare al massacro.

I vari soldati devono essere coordinati e avanzati verso un unico obiettivo. Portare avanti i pezzi e basta non ha senso.

È necessario perciò avere un chiaro piano d’attacco e per far sì che questo ci sia, è necessario individuare un punto debole del nemico che quasi sempre si trova nei pressi del suo Re.

Una volta individuato, inizia così la fase preparatoria e infine quella esecutiva. È molto importante essere precisi in queste manovre perché faranno la differenza fra un attacco andato a segno e uno andato a vuoto.

È necessario dunque rendere armoniosa la collaborazione fra i propri pezzi e cercare di non sprecare nemmeno un tempo perché quello potrà essere fatale.

Fare Altri Puzzle di Scacchi Non Servirà...

Se prima non impari come arrivare in quella posizione dove ti si aprono decine di possibilità. Il problema è arrivare a quel punto della partita.

Non è possibile lasciare che sia “il destino” o “il caso”. Devi imparare a pianificare un attacco dalla A alla Z e all’interno di questo corso ti mostrerò come fare.

Ti farò vedere mie partite giocate in torneo contro Maestri, Maestri Internazionali e Gran Maestri. Ti mostrerò come dal nulla sono riuscito a organizzare un’attacco secondo i principi che ti enuncerò.

Ti dirò cosa mi frullava esattamente nella testa e come anche tu potrai utilizzare i medesimi ragionamenti.

Non ti sto dicendo che sia facile ma ti garantisco che dopo avere visto uno, due, tre, cinque, dieci esempi, inizierà a smuoversi al tuo interno qualcosa e inizierai a fare lo stesso tipo di ragionamenti.

Domande Frequenti


A chi è rivolto il corso?
Il corso è rivolto ai giocatori intermedi che hanno bisogno di migliorare le proprie capacità di Attacco.
Posso guardare le lezioni da Smartphone?
Certamente. Da smartphone, Computer e Tablet.
Avrò sempre accesso al corso?
Sì, l'accesso è a vita.
Come posso accedere al corso?
Una volta effettuato il pagamento (una tantum), il corso rimane tuo a vita e puoi accedere da smartphone, tablet e computer. Per accedere al corso è necessario avere una connessione Internet attiva. Non è dunque possibile scaricare le lezioni.

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